Guida al recupero dati da hard disk danneggiati

Addentrarsi a parlare di recupero dati è estremamente complesso, almeno quanto proporre una guida al recupero dati da hard disk.

La vastità dell’argomento, e delle argomentazioni soprattutto, concorre a rendere tanto specifico, quanto particolare, il settore.

Ripercorrendo, e soprattutto sfatando, qualche mito che si è sviluppato intorno all’attività di recupero dati da hard disk, analizzeremo i comportamenti più frequenti che gli utenti sono soliti adottare davanti alla perdita dei propri dati, e proveremo a darvi qualche consiglio su come trattare il vostro hard disk danneggiato, e recuperare i dati, evitando di dispendiare i pericolosi suggerimenti a cui purtroppo troppo spesso si assiste.

Tutti parlano di recupero dati da hard disk, eppure le aziende riconosciute e consolidate, che offrono servizi di recupero dati professionale sono due, forse tre in tutta Italia. Occorre prima di tutto prendere atto del fatto che hard disk e recupero dati non siano materia per tutti. Questo settore è pieno di speculatori, finti esperti, che, incuriositi da un’attività sempre in ascesa, si addentrano in scenari tecnici che non conoscono, sottovalutandone il rischio e il danno che si può causare con un’operazione maldestra.

Possiamo affermare con assoluta certezza che ciò che manca davvero è una alfabetizzazione sui dispositivi prima di tutto, quindi sugli hard disk, le chiavette usb, i server e qualsiasi altra memoria, nonchè su come ci si interfacci con la perdita dei dati.

Prima di tutto è necessario sapere che non basta scrivere e salvare i propri dati su un hard disk per ritenerli al sicuro. I rischi di una memoria come l’hard disk sono inquantificabili.

Parola d’ordine: BACKUP

Quando parliamo di backup non intendiamo nè salvare i dati sul Cloud nè i backup automatici previsti dai vari sistemi.

Per mettere i dati in sicurezza e ridurre al minimo il rischio di perderli dobbiamo salvare i nostri dati in più posizioni, tramite la vecchia soluzione del COPIA e INCOLLA. Salvare i dati in più posizioni significa che, almeno per i dati fondamentali, occorre disporre almeno di una duplice copia oltre quella di origine.

Una problematica con cui ci si scontra ormai troppo spesso è che non esistono procedure di recupero dati universali. Sarebbe meglio dire che chiunque sembra poter dare libera interpretazione alle procedure di recupero dati, nonostante queste siano universali.

La Camera Bianca è davvero indispensabile?

Argomento chiave di quelle che chiameremo “libere interpretazioni” sul recupero dati è la Camera Bianca. Quando ci si addentra a cercare informazioni sulle procedure di recupero dati da hard disk si comprende subito che quando si parla di hard disk non si può non parlare di Camera Bianca. La Camera Bianca è imprescindibile per agire in sicurezza su un disco rotto.

Non è esatto, oltre ad essere molto rischioso, dire che “un hard disk si può aprire anche fuori dalla Camera Bianca purchè sia in un ambiente pulito”. Nessuna scrivania può essere asettica e decontaminata come l’ambiente di Camera Bianca.

Rimaniamo in tema Camera Bianca e parliamo di un altro mito da sfatare. “Per recuperare i miei dati serve la Camera Bianca”. La Camera Bianca non è una strumentazione che ripara il disco, e non è neanche qualcosa di miracoloso a cui si arriva quando i dati sono irrecuperabili. Abbiamo visto che è puramente un ambiente, indispensabile certamente, ma che da solo nulla può fare per gli hard disk se non affiancato da personale specializzato.

Se c’è qualcosa di vero è che il recupero dati fa sicuramente tesoro di intuizione ed interpretazione, ma le sole non bastano. Il recupero dati si deve basare su competenze e know, nonchè strumentazioni professionali. Tali fattori sono imprescindibili.

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